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Dal passato al presente

Col passare dei mesi e la chiusura dei lavori del 2022 è finalmente possibile intravvedere la trasformazione di un luogo in disuso, in una fucina di attività che ci riportano alla vitalità originaria del nostro l’Arsenale, come casa di mestieri, arti e cultura.

Restauratori, tecnici, e tutti i professionisti e amministratori delle istituzioni coinvolte, possono guardare con grande soddisfazione il lavoro di recupero svolto fino ad oggi, un insieme di attività che hanno permesso di incanalare ogni azione in modo preciso e funzionale al raggiungimento degli standard prefissi. 

Riportare un enorme complesso architettonico ad una nuova vita vuol dire passare attraverso migliaia di gesti precisi, delicati, scelte ponderate, decisioni audaci, azioni che una dopo l’altra tendono a ripristinare la bellezza autentica di un luogo fondamentale per una città come Verona.

Con la fine di Dicembre si sono portati a compimento anche gli ultimi lavori di posa delle capriate lignee del fabbricato 2c e si sono concluse le opere di consolidamento e restauro di cordoli, dei setti murari e delle cornici.

Verso la fine del 2022

Il 2022 è stato un anno intenso e di grandi lavori di demolizione, restauro e ricostruzione all’interno dell’intero complesso dell’Arsenale, ed è con estrema soddisfazione che ci si accinge alla conclusione della prima consegna,
per cui, come da previsione, con la fine dell’anno e l’inizio del 2023, la Corte Ovest sarà riconsegnata nelle mani del Comune.

 

Siamo quindi alle porte di Natale e anche all’Arsenale si inizia a respirare aria di festa per la conclusione di alcuni grossi lavori, lo sgombero e la consegna parziale di alcune aree.

Entro la fine del mese, sarà completato il manto di copertura del fabbricato 2, saranno inoltre realizzate le opere di consolidamento degli elementi murari e si procederà con la posa dei nuovi elementi strutturali.

Nel fabbricato 3 si predispongono i lavori di consolidamento e ricostruzione degli elementi murari che avranno inizio con il mese di dicembre.

 

Entro la fine del mese si prevede anche la conclusione delle demolizioni del fabbricato 3, mentre nel fabbricato 2 si procede a ritmo serrato con la posa dei materiali sui corpi 2a, 2b e 2c: nel corpo 2b e nella porzione ovest del corpo 2a si è completata la posa del pacchetto isolante di copertura e la posa dei coppi. Anche nella porzione est del corpo 2a è terminata la posa delle nuove capriate e delle travi lignee. 

Durante il mese di Dicembre saranno invece messe in posa le capriate relative alla porzione del fabbricato 2c, dove si è conclusa la realizzazione delle opere murarie e di ricostruzione dei cordoli.

Si conclude quindi quanto si era stabilito e ci si accinge con il 2023 a inaugurare l’inizio dei prossimi lavori che coinvolgeranno altre aree del complesso dell’Arsenale.


Di corte in corte verso l’obiettivo

L’intero complesso dell’Arsenale, le maestranze coinvolte, i tecnici e le amministrazioni, continuano giorno dopo giorno il meticoloso lavoro di ristrutturazione, lasciando intravedere sempre più chiaramente quello che sarà l’aspetto del grande polo culturale ed economico che, fra non molto, riporterà quest’area urbana e architettonica al centro della vita cittadina.

Con la fine di settembre si sono conclusi buona parte dei lavori che hanno coinvolto gli edifici 10 e 12 della corte ovest: è stata completata la posa del manto di copertura dell’edificio 12 e di seguito si sono smontati i ponteggi e la gru per riposizionarli all’interno della corte centrale dove si proseguirà con i lavori dei fabbricati 2c e 3. 

Sono terminati anche gli interventi su scalette e ganci di uscita, mirati alla realizzazione in sicurezza delle future manutenzioni. E per finire, la pulizia delle facciate 10 e 12, ha finalmente riportato in luce i colori e le forme degli antichi splendori strutturali e decorativi degli edifici.

 

Così mentre da un lato si concludono gli interventi, dall’altro si prosegue a tamburo battente con i nuovi lavori sugli edifici della corte centrale. Se per la porzione ovest del fabbricato 2 si completa la posa del doppio tavolato strutturale, dei nastri di acciaio e della barriera vapore e si dà inizio all’isolamento della copertura, in quella est proseguono le opere di consolidamento e restauro.

Il lavoro di ristrutturazione dell’Arsenale, pur ancora in fase di sviluppo, ha già riportato al suo interno il fuoco del fare, il vocio degli artigiani esperti così come lo sguardo vigile delle figure responsabili, ridando al luogo l’antico impulso originario di una immensa fucina di idee, progetti e professioni.

 


Si smontano i primi ponteggi e si prosegue con le ultime demolizioni e i prossimi restauri

Da quando si è dato il via ai lavori, l’intero recupero dell’Arsenale si è dimostrato banco di prova per un efficace metodo di lavoro che ha previsto diverse tempistiche per ogni stabile e una corretta distribuzione e sequenza delle varie fasi di demolizione e restauro. La buona riuscita degli interventi è stata resa possibile per merito della continua presenza in loco di più squadre di lavoro e una puntuale direzione dei lavori, mindset e strategia.

In questa fase i lavori sono proseguiti intensamente su più fronti: dalla posa della lattoneria e il completamento delle coperture per gli edifici della corte ovest, alla realizzazione delle opere strutturali e di restauro per quelli che affacciano sulla corte centrale. Oggi, grazie ai lavori svolti anche nel mese di agosto, è già possibile vedere l’edificio 10 nella sua integrale bellezza, senza più impalcature. Per l’edificio 12 allo stesso modo, una volta conclusa la posa dei coppi entro fine settembre, verranno smontati i ponteggi rendendo sempre più visibile agli occhi di tutti la realizzazione finale dell’intera opera.

Per l’edificio 2 invece, proseguite le opere consolidamento dei cordoli e di restauro delle cornici, è già avviata la fase di realizzazione della nuova struttura portante della copertura, con la posa in opera di capriate lignee, travi e doppio tavolato. Si procede anche con le demolizioni sull’edificio 3, per predisporre il piano di lavoro per le successive opere di recupero e restauro.

Otto squadre, quattro di Ruffato, due di RWS, due di Vivere il Legno, sono ogni giorno operative per la conclusione dei prossimi lavori: allo stato attuale si prevede la consegna parziale delle aree della corte ovest, pertinente agli edifici 10 e 12, entro la fine anno.

Ogni giorno di più la bellezza dell’antico Arsenale si lascia intravedere nel suo antico splendore, e soprattutto nella sua futura espressione di innovazione al servizio della cultura, dell’arte dell’impresa e della socialità della nostra città.

Si lavora alla Palazzina 10. Ad agosto pronta la corte ovest

I lavori di restauro all’ex Arsenale procedono con la posa del pacchetto di isolamento dell’edificio 10. Tra qualche settimana si procederà con i lavori di lattoneria, la posa dei coppi, il restauro delle cornici, dei contrafforti e delle stanze interne della zona di copertura precedentemente crollata. 

 

Entro i primi di giugno saranno ultimati i restauri delle cornici e dei contrafforti dell’edificio 12 e terminerà la posa dell’isolante e del tavolato. 

Sono quasi completate le demolizioni degli edifici 2a-2b-2c e 3 presenti nella corte centrale ed è stato dato avvio ai lavori di ricostruzione dei cordoli dell’edificio 2b. 

È prevista la fine lavori corte Ovest per la fine luglio – inizio agosto.

 

L’attuale cantiere è frutto del rispetto del passato e dell’uso di nuovi strumenti di progettazione e di restauro, per favorire il processo di crescita culturale che permette di  valorizzare, oltre al contesto, anche la  sapienza delle nostre maestranze. L’approccio di rispetto delle strutture storiche, riconosciute come depositarie di valori culturali e tecnici, unite ad una nuova visione e reinterpretazione dell’intero complesso, diventano in tal modo espressione di dignità per la città di Verona e per i suoi cittadini.

 

Prendersi cura del proprio passato è lo strumento principe per l’educazione e la cultura della nostra futura vita civile.

Nel caso dell’Arsenale si tratta di qualcosa di più del recupero di un singolo edificio, si tratta di un complesso d’eccezione valorizzato proprio dalla dignità monumentale, dalla ricchezza urbanistica dell’insieme e soprattutto dalla riqualificazione di un’area a lungo tempo abbandonata.

 

Nelle fasi di studio e progettazione della riqualificazione sono stati osservati attentamente  tutti gli edifici ricollocando i principali eventi costruttivi, valutati, di volte in volta, nell’insieme del processo evolutivo dell’intero complesso, ottenendo un’adeguata comprensione e reinterpretazione anche rispetto al contesto storico e sociale a cui appartengono.

 

Di fondamentale importanza è stato il rapporto fra i soggetti coinvolti in questo enorme progetto, operatori, progettisti, direttore dei lavori, maestranze, oltreché, ovviamente, la committenza. Un grande lavoro di squadra per restituire alla città un nuovo polo di cultura, economia e aggregazione.

 

Visite all’Arsenale. Mercoledì gli studenti d’arte

Le visite al cantiere dell’Arsenale confermano quanto questo complesso stia a cuore ai veronesi. E quanto interesse e curiosità ci sia intorno al suo recupero e a ciò che diventerà grazie all’ingente restauro avviato dall’Amministrazione.

 

Ora tocca ai giovani entrare in cantiere. L’ultima visita organizzata il 3 aprile in occasione della domenica ecologica ha registrato il tutto esaurito, davvero tanti i cittadini che hanno colto l’occasione di un’esperienza tra passato e futuro.

Esperienza che mercoledì 27 Aprile sarà fornita a giovani studenti, ovvero a 50 ragazzi dell’Istituto artistico Nani di Verona che potranno vedere con i loro occhi ciò che a studiano sui libri.

 

Un viaggio nei diversi step del cantiere e nelle diverse fasi dell’intervento, che in questi giorni si concentrano sulla posa a mano dei tavolati in abete per le coperture. Allo stesso tempo non passeranno inosservati i primi chilometri di nastri in acciaio incrociati fra loro per rendere solida la copertura, operazione che di nastro ne richiede ben 12 km.

 

Del primo edificio sarà possibile apprezzare la copertura strutturale e dai primi di maggio avrà inizio la stesura dello strato di isolante e del manto di copertura.

 

Nella corte centrale invece svetta già la quarta gru, montata di recente per proseguire con i lavori nelle prossime aree di intervento.

 

I numeri raccontano un progetto enorme che ogni giorno prende corpo, pezzo su pezzo: verranno messi in posa 200.000 coppi nuovi e altrettanti saranno recuperati dalle demolizioni delle vecchie coperture e saranno montate oltre un chilometro di grondaie. Questo grazie al lavoro assiduo di 30 addetti specializzati che lavorano ai vari processi previsti, alcuni eseguiti a mano, con una maestria e professionalità, e che potranno essere ammirati dai visitatori nel passaggio tra una corte e l’altra.

 

A maggio inizierà anche la copertura del secondo fabbricato con la posa del tavolato, un nuovo tassello che lascerà intravedere le future destinazioni del grande progetto unitario di riqualificazione dell’ex Arsenale come  nuova cittadella della cultura e dell’innovazione.