Si smontano i primi ponteggi e si prosegue con le ultime demolizioni e i prossimi restauri
Da quando si è dato il via ai lavori, l’intero recupero dell’Arsenale si è dimostrato banco di prova per un efficace metodo di lavoro che ha previsto diverse tempistiche per ogni stabile e una corretta distribuzione e sequenza delle varie fasi di demolizione e restauro. La buona riuscita degli interventi è stata resa possibile per merito della continua presenza in loco di più squadre di lavoro e una puntuale direzione dei lavori, mindset e strategia.
In questa fase i lavori sono proseguiti intensamente su più fronti: dalla posa della lattoneria e il completamento delle coperture per gli edifici della corte ovest, alla realizzazione delle opere strutturali e di restauro per quelli che affacciano sulla corte centrale. Oggi, grazie ai lavori svolti anche nel mese di agosto, è già possibile vedere l’edificio 10 nella sua integrale bellezza, senza più impalcature. Per l’edificio 12 allo stesso modo, una volta conclusa la posa dei coppi entro fine settembre, verranno smontati i ponteggi rendendo sempre più visibile agli occhi di tutti la realizzazione finale dell’intera opera.
Per l’edificio 2 invece, proseguite le opere consolidamento dei cordoli e di restauro delle cornici, è già avviata la fase di realizzazione della nuova struttura portante della copertura, con la posa in opera di capriate lignee, travi e doppio tavolato. Si procede anche con le demolizioni sull’edificio 3, per predisporre il piano di lavoro per le successive opere di recupero e restauro.
Otto squadre, quattro di Ruffato, due di RWS, due di Vivere il Legno, sono ogni giorno operative per la conclusione dei prossimi lavori: allo stato attuale si prevede la consegna parziale delle aree della corte ovest, pertinente agli edifici 10 e 12, entro la fine anno.
Ogni giorno di più la bellezza dell’antico Arsenale si lascia intravedere nel suo antico splendore, e soprattutto nella sua futura espressione di innovazione al servizio della cultura, dell’arte dell’impresa e della socialità della nostra città.